La fiamma eterna del Turkmenistan si avvicina alla sua fine

Il cratere di gas di Darvaza, noto anche come “Porta dell ‘Inferno’ o ‘Porta dell’ Inferno”, brucia nel deserto del Karakum in Turkmenistan dal 1971, quando i geologi sovietici lo incendiarono per bruciare le perdite di metano. Per oltre 50 anni, il fuoco del cratere, che bruciava a circa 1.000 °C, è stato uno spettacolo strano e impressionante che poteva essere visto da lontano. Attirava turisti curiosi e scienziati.

Ora, durante la recente conferenza sull’ambiente, che si è svolta il 5 giugno 2025 ad Ashgabat, Turkmengaz ha confermato che il fuoco nel cratere sta diventando molto più piccolo. Ora è grande solo un terzo rispetto a prima ed è difficile da vedere da vicino. Questo perché il gas nel sottosuolo si sta esaurendo e il governo sta lavorando per raccogliere il gas invece di lasciarlo bruciare. L “estinzione dell” incendio segna la fine di un famoso sito di combustione e il passaggio a una migliore gestione del territorio.

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