Riserva naturale di Barsa kelmes

Barsakelmes tradotto dal kazako significa “la terra del non ritorno” e non è difficile capire l’origine di questo nome dopo aver visitato il luogo.  Un tempo Barsa kelmes era la più grande isola del Lago d’Aral , più alta di circa 10 metri rispetto alla superficie originale del lago ma oggi è una penisola nel deserto, collegata alla terraferma da est. Il parco si trova a 180 chilometri a sud-ovest dalla città di Aralsk, nel distretto di distretto di Atalsky della regione di Kyzylorda. Il Parco Naturale Barsa-Kelmes è stato fondato nel 1939 e occupa un territorio di 30.000 ettari. Questa ex isola non va confusa con il lago Barsa Kelmes in Uzbekistan, non lontano dal Mare di Aral.

Durante l’epoca sovietica, nel 1929, l’isola fu trasformata in un’area di caccia per i gasteropodi locali. Vennero importate anche altre specie rare di uccelli e mammiferi come pernici, gazzelle e saighe, rare sulla terraferma. Per un breve periodo, da Barskelmes si praticò la pesca e in quel periodo vennero costruite case e buche per l’acqua dolce, dopo una lunga ricerca delle scarse fonti di acqua potabile.

In passato, questo luogo era chiamato l’isola dei kulan, la famiglia di asini o cavalli selvatici più rara al mondo. I kulan assomigliano al cavallo di Przewalski, ma non sono stati addomesticati dall’uomo. Negli anni ’80-’90, a causa della siccità nel Mare d’Aral, gli animali sono migrati dall’isola. Oggi la maggior parte di questi ungulati vive nel territorio del Parco Nazionale di Altyn-Emel.  

Negli anni ’90, Barsakelmes perse definitivamente lo status di isola a causa del prosciugamento del mare di Aral e si trasformò in una penisola, ma il nome dell’area rimase. Ora la zona è un esempio di condizioni ecologiche estreme, dove si verifica un costante processo di desertificazione. Barsakelmes è un luogo adatto a chi è appassionato di fauna selvatica del deserto e vuole sperimentare la vera desolazione lontano da tutto.